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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008

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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty è stao ritrovato il tesoretto sparito?

Messaggio Da Ospite 1/6/2009, 10:04

pasquino33 ha scritto:

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Ah !.. è sparito il tesoretto

Chissà se qualcuno, comparendo in tv, ci dirà dove è REALMENTE andato il tesoretto.
Tanto per sapere a chi rivolgere le nostre "attenzioni"-neand-
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty zecche nel traghetto

Messaggio Da gennaro 30/7/2008, 13:16

Non ci sono parole, non ci sono parole per commentare quanto accaduto a Caterina Sassudelli, che racconta delle zecche sul traghetto ...
che schifo, che schifo

ciao.Gennaro

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Zecche-denunciata-la-Tirrenia-La-turista:-%C2%ABMai-pi%C3%B9-nell-isola%C2%BB/2035370
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty le riforme...

Messaggio Da Mirko 26/7/2008, 17:17

Finora il giudice, che riscontrava irregolarità nell'uso dei contratti a termine, poteva obbligare il datore di lavoro ad assumere il lavoratore a tempo indeterminato. Ma non sara' piu' così. Lo stabilisce la manovra. Ora si pagherà solo un indennizzo.
Per leggere la notizia
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=84238
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Messaggio Da Ospite 18/7/2008, 11:01


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Ah !.. è sparito il tesoretto
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Messaggio Da Laurence 27/4/2008, 20:24

Non funzionano tante cose, purtroppo...per esempio: in questi giorni si fa un gran parlare della scarsità di alimenti primari come il riso ed i cereali che stanno facendo crescere il prezzo degli stessi in tutto il mondo, complice anche la crescente tendenza ad utilizzare i detti prodotti per ottenere carburanti alternativi ma forse non tutti sanno che una politica scellerata ha indotto negli scorsi anni i coltivatori Italiani (ma credo anche quelli del resto d'Europa) ad abbandonare queste produzioni perchè non rendevano niente e li costringevano a lavorare per tutto un anno praticamente gratis, visto il prezzo sempre crescente dei fertilizzanti chimici. Dovete tener presente che il prezzo del grano duro al produttore era fino a due anni fa intorno ai dieci euro per cento chili e che venivano corrisposti circa 300 euro per ogni ettaro di terreno lasciato incolto! Tutt'oggi un agricoltore può (se gli conviene) seminare solo l'80% del proprio terreno prooduttivo. Come per i carburanti anche i prodotti alimentari di prima necessità non debbono scendere sotto un certo livello stabilito ma da anni questo livello è andato abbassandosi per queste politiche assurde che invitano a non produrre per importare dall'estero. Adesso che molti paesi hanno vietato le esportazioni qualcuno in alto si è accorto di tutto quanto ma molti proprietari terrieri hanno venduto terre ed attrezzature per disperazione e verosimilmente non sarà possibile in breve tempo aumentare la produzione di cereali anche perchè se è vero che il prezzo per il produttore è raddoppiato quello dei fertilizzanti chimici è triplicato, quindi...il bilancio è ancora negativo. Meditate sul fatto che tutto questo è provocato a bella posta da speculatori senza scrupoli che i governi mondiali sembrano incapaci di controllare e fermare poichè è la grande finanza che comanda questo nostro schifoso mondo...e voi che avete votato un degno rappresentante di questa categoria, il prode Cavaliere...pazzi!
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty la mia opinione sul dlgs. 21-11-2007 n. 231

Messaggio Da guardappola 21/4/2008, 10:44

Le opinioni, espresse a riguardo del DLgs. 21.11.07, n. 231 concernenti l'attuazione della dir. 2005/60/CE per la prevenzione del sistema finanziario a scopo di riciclaggio, pongono l'indice su una questione assai dibattuta che è quella del fine e del mezzo. Caro govsandro credo di capire che la sola fiducia posta nelle Istituzioni, non è di per se convincente, specie con questa iniziativa del DLgs. 21.11.07, (il fine) che non rappresenta di per se garanzia sufficientemente ampia da rassicurare persone come te, e me, dall'azione (il mezzo) posta in essere dallo stumento dell'imposizione fiscale, di € 1,50. L'azione volta alla lotta contro i delitti menzionati, ed i destinatari dell'azione impositiva e preventiva stessa, dispongono, certamente di somme di denaro ingenti e, nella fattispecie, se la ridono egregiamente di tali importi, che viceversa non sono trascurabili per coloro che riversano in condizioni precarie, ne tantomenno per l'erario. E' doveroso ed utile prescindere comunque questo aspetto dall'altro che è la giusta costruzione di percorsi riconducibili alla matrice del denaro, posti in essere dalla non trasferibilità. Aspetto questo positivo.
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty Re: SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008

Messaggio Da _filippa_ 21/4/2008, 09:54

govsandro ha scritto:
Dove ho scritto che non ci si possa esimere dal pagare tale imposta ?
Ho detto che questa è un'altra imposta, che prima non c'era. Il fatto si gioca unicamente nelle Libertà, che tutti sbandierano, chi sotto un colore, chi sotto un altro, ma che oggi, per averle, è sempre più possibile soltanto pagandole. Oggi € 1,5 domani chissà.


Lo stai chiedendo a me?? se si mi permetto risponderti che era implicito nel fatto che hai continuato a scrivere e trascriver e riscrivere lo stesso messaggio e l'hai anche scritto in questo ..... e cmq ribadisco il concetto che nn è oggi 1,50 perchè basta che tu ti faccia dare dalla tua banca il libretto con scritto NON TRASFERIBILE ... per una volta che si fa qualcosa per evitare riciclaggio di soldi ci si lamenta ???? è proprio vero che siamo nati per lamentarci .... e mi ci metto in mezzo anch'io ovviamente .... VIVA L'ITALIA!!!!!! SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 206101
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Messaggio Da gs 21/4/2008, 09:21

Dove ho scritto che non ci si possa esimere dal pagare tale imposta ?
Ho detto che questa è un'altra imposta, che prima non c'era. Il fatto si gioca unicamente nelle Libertà, che tutti sbandierano, chi sotto un colore, chi sotto un altro, ma che oggi, per averle, è sempre più possibile soltanto pagandole. Oggi € 1,5 domani chissà.
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Messaggio Da _filippa_ 21/4/2008, 07:33

faustomel ha scritto:MA CHE STAI A DI' .. FILI' .... CIA' RAGIONE GOV ... INFORMATEEEEE.........!!

MI SONO INFORMATA!! (cosa che avevo già fatto!!) ..... è pur vero che tu parli sempre romano e forse è per questo che non hai capito bene il decreto legislativo .... (è scritto in italiano) e se lo leggi bene (cosa che chiedo cortesemente anche al sig. govsandro) c'è scritto che l'obbligo della clausola è "sì" per quelli sopra i 5000 ma se tu la apponi anche su quelli sotto quella cifra non paghi 1,50 ..... ragazzi ..... l'italiano non è un optional .... ogni tanto na ripassata farebbe bene !!!

SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 778925 vi auguro buona giornata!!!!! il caffè lo prendo dopo grazie !!!
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty Dlgs 21/11/2007 n. 231

Messaggio Da gs 20/4/2008, 05:02

Ulteriori adempimenti per gli italiani già tartassati: dlgs 21/11/2007 n 231
Vedere art. 10 e 12 (Titolo III - Misure ulteriori) e giudicate voi stessi come agli italiani aumentano costi e pressione fiscale !
Per leggere l’intero Dlgs 21/11/2007, n. 231, si può andare alla pagina web della Banca d’Italia:

http://uif.bancaditalia.it/UICFEWebroot/index.jsp?whichArea=UIC&lingua=it
------------------------------------------------------------------------
Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231
"Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione "
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 290 del 14 dicembre 2007- Suppl. Ordinario n. 268/L
---------------------------------------------------
Titolo III
MISURE ULTERIORI
Art. 49.
Limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore

1. È vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore dell'operazione, anche frazionata, è complessivamente pari o superiore a 5.000 euro. Il trasferimento può tuttavia essere eseguito per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A.

2. Il trasferimento per contanti per il tramite dei soggetti di cui al comma 1 deve essere effettuato mediante disposizione accettata per iscritto dagli stessi, previa consegna ai medesimi della somma in contanti. A decorrere dal terzo giorno lavorativo successivo a quello dell'accettazione, il beneficiario ha diritto di ottenere il pagamento nella provincia del proprio domicilio.

3. La comunicazione da parte del debitore al creditore dell'accettazione di cui al comma 2 produce l'effetto di cui al primo comma dell'articolo 1277 del codice civile e, nei casi di mora del creditore, anche gli effetti del deposito previsti dall'articolo 1210 dello stesso codice.

4. I moduli di assegni bancari e postali sono rilasciati dalle banche e da Poste Italiane S.p.A. muniti della clausola di non trasferibilità. Il cliente può richiedere, per iscritto, il rilascio di moduli di assegni bancari e postali in forma libera.

5. Gli assegni bancari e postali emessi per importi pari o superiori a 5.000 euro devono recare l'indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità.

6. Gli assegni bancari e postali emessi all'ordine del traente possono essere girati unicamente per l'incasso a una banca o a Poste Italiane S.p.A.

7. Gli assegni circolari, vaglia postali e cambiari sono emessi con l'indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità.

8. Il rilascio di assegni circolari, vaglia postali e cambiari di importo inferiore a 5.000 euro può essere richiesto, per iscritto, dal cliente senza la clausola di non trasferibilità.

9. Il richiedente di assegno circolare, vaglia cambiario o mezzo equivalente, intestato a terzi ed emesso con la clausola di non trasferibilità, può chiedere il ritiro della provvista previa restituzione del titolo all'emittente.

10. Per ciascun modulo di assegno bancario o postale richiesto in forma libera ovvero per ciascun assegno circolare o vaglia postale o cambiario rilasciato in forma libera è dovuta dal richiedente, a titolo di imposta di bollo, la somma di 1,50 euro. Ciascuna girata deve recare, a pena di nullità, il codice fiscale del girante.

11. I soggetti autorizzati a utilizzare le comunicazioni di cui all'articolo 7, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605, e successive modificazioni, possono chiedere alla banca o a Poste Italiane S.p.A. i dati identificativi e il codice fiscale dei soggetti ai quali siano stati rilasciati moduli di assegni bancari o postali in forma libera ovvero che abbiano richiesto assegni circolari o vaglia postali o cambiari in forma libera nonchè di coloro che li abbiano presentati all'incasso. Con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate sono individuate le modalità tecniche di trasmissione dei dati di cui al presente comma. La documentazione inerente i dati medesimi, costituisce prova documentale ai sensi dell'articolo 234 del codice di procedura penale.

12. Il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore non può essere pari o superiore a 5.000 euro.

13. I libretti di deposito bancari o postali al portatore con saldo pari o superiore a 5.000 euro, esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, sono estinti dal portatore ovvero il loro saldo deve essere ridotto a una somma non eccedente il predetto importo entro il 30 giugno 2009. Le banche e Poste Italiane S.p.A. sono tenute a dare ampia diffusione e informazione a tale disposizione.

14. In caso di trasferimento di libretti di deposito bancari o postali al portatore, il cedente comunica, entro 30 giorni, alla banca o a Poste Italiane S.p.A, i dati identificativi del cessionario e la data del trasferimento.

15. Le disposizioni di cui ai commi 1, 5 e 7 non si applicano ai trasferimenti in cui siano parte banche o Poste Italiane S.p.A., nonchè ai trasferimenti tra gli stessi effettuati in proprio o per il tramite di vettori specializzati di cui all'articolo 14, comma 1, lettera c).

16. Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano ai trasferimenti di certificati rappresentativi di quote in cui siano parte uno o più soggetti indicati all'articolo 11, comma 1, lettere a) e b), e dalla lettera d) alla lettera g).

17. Restano ferme le disposizioni relative ai pagamenti effettuati allo Stato o agli altri enti pubblici e alle erogazioni da questi comunque disposte verso altri soggetti. È altresì fatta salva la possibilità di versamento prevista dall'articolo 494 del codice di procedura civile.

18. È vietato il trasferimento di denaro contante per importi pari o superiori a 2.000 euro, effettuato per il tramite degli esercenti attività di prestazione di servizi di pagamento nella forma dell'incasso e trasferimento dei fondi, limitatamente alle operazioni per le quali si avvalgono di agenti in attività finanziaria, salvo quanto disposto dal comma 19. Il divieto non si applica nei confronti della moneta elettronica di cui all'articolo 25, comma 6, lettera d).

19. Il trasferimento di denaro contante per importi pari o superiori a 2.000 euro e inferiori a 5.000 euro, effettuato per il tramite di esercenti attività di prestazione di servizi di pagamento nella forma dell'incasso e trasferimento dei fondi, nonchè di agenti in attività finanziaria dei quali gli stessi esercenti si avvalgono, è consentito solo se il soggetto che ordina l'operazione consegna all'intermediario copia di documentazione idonea ad attestare la congruità dell'operazione rispetto al profilo economico dello stesso ordinante.

20. Le disposizioni di cui al presente articolo entrano in vigore il 30 aprile 2008.

Art. 50.
Divieto di conti e libretti di risparmio anonimi o con intestazione fittizia

1. L'apertura in qualunque forma di conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia è vietata.

2. L'utilizzo in qualunque forma di conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia aperti presso Stati esteri è vietata.

Art. 51.
Obbligo di comunicazione al Ministero dell'economia e delle finanze delle infrazioni di cui al presente Titolo

1. I destinatari del presente decreto che, in relazione ai loro compiti di servizio e nei limiti delle loro attribuzioni e attività, hanno notizia di infrazioni alle disposizioni di cui all'articolo 49, commi 1, 5, 6, 7, 12, 13 e 14, e all'articolo 50 ne riferiscono entro trenta giorni al Ministero dell'economia e delle finanze per la contestazione e gli altri adempimenti previsti dall'articolo 14 della legge 24 novembre 1981, n. 689.

2. In caso di infrazioni riguardanti assegni bancari, assegni circolari, libretti al portatore o titoli similari, la comunicazione deve essere effettuata dalla banca o da Poste Italiane S.p.A. che li accetta in versamento e dalla banca o da Poste Italiane S.p.A. che ne effettua l'estinzione salvo che il soggetto tenuto alla comunicazione abbia certezza che la stessa è stata già effettuata dall'altro soggetto obbligato.

3. Qualora oggetto dell'infrazione sia un'operazione di trasferimento segnalata ai sensi dell'articolo 41, comma 1, il soggetto che ha effettuato la segnalazione di operazione sospetta non è tenuto alla comunicazione di cui al comma 1.
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty Re: SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008

Messaggio Da nerkietto 19/4/2008, 20:20

Certo che se ci hanno messo un'imposta di € 1,5 ad assegno il precedente governo ha mazzolato gli italiani ed allora hanno fatto bene gli italiani a congedarlo!! Almeno se le cose stanno così.
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Messaggio Da faustomel 18/4/2008, 23:58

MA CHE STAI A DI' .. FILI' .... CIA' RAGIONE GOV ... INFORMATEEEEE.........!!
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty Re: SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008

Messaggio Da _filippa_ 18/4/2008, 08:56

se si appone la sigla NON TRASFERIBILE su tutti gli assegno anche a quelli inferiori a 5000 euro non si paga l'imposta di bollo di € 1,50 ... su quelli pari o superiori a 5000 euro è obbligatorio sugli altri no .... ma se si appone la sigla NON TRASFERIBILE non si paga l'imposta di bollo .....
Hai sentito la tua banca Govsandro?
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty un'altra imposta - Dlgs 21/11/2007 n 231

Messaggio Da gs 17/4/2008, 16:37

Ulteriori adempimenti per gli italiani già tartassati: dlgs 21/11/2007 n 231
Per gli assegni da € 5000,00 in dovranno portare indicati: -non trasferibile - nome - ragione sociale del beneficiario ecc.. ecc...
Per ciascun modulo di assegni bancari e per ogni assegno circolare emessi in forma libera, al di sotto dei € 5000,00 si dovranno sborzare € 1,5 a titolo di IMPOSTA DI BOLLO.
I costi bancari in Italia sono E N O R M I


Ultima modifica di govsandro il 20/4/2008, 05:11 - modificato 1 volta.
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty Re: SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008

Messaggio Da _filippa_ 17/4/2008, 15:31

it's not really correct ..... € 1,50 solo per quelli che vengono emessi senza la dicitura "non trasferibile" ..... e per i libretti il saldo non deve superare l'importo di € 5.000,00 .... per me non sarebbe un problema il mio saldo è sempre uguale a ZERO o MENO perciò .... bounce
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty Tempi duri, davvero duri - dlgs 21/11/2007 n 231

Messaggio Da gs 17/4/2008, 14:26

:new: Esito delle elezioni: Il centro sinistra sconfitto.

E' evidente, chi era di sinistra non si è sentito rappresentato dal governo Prodi, anzi addirittura tradito. Ha visto una Forza Politica che avendo vinto il centro destra, per pochi punti, una volta al Governo non ha dato agli italiani il cambiamento che si aspettavano.
Banche, Assicurazioni e Servizi in genere hanno continuato ad aumentare i prezzi, indisturbati ed impuniti, dimostrando in tutto e per tutto che la Forza di Centro sinistra al potere era molto simile agli avversari che professavano di combattere... ora di nuovo al Governo.
Intanto alla fine di questo mese di aprile entreranno in vigore le norme che prevedono un costo di € 1,5 per ogni assegno pari o superiore a € 5000,00 spesa che gli italiani prima non sostenevano. Sempre a fine mese i libretti postali al portatore non potranno più avere somme da € 5000,00 in su, quindi molti pensionati che non avevano il conto corrente, saranno costretti loro malgrado, ad aprire un conto corrente.... Tempi duri, tempi davvero duri.


Ultima modifica di govsandro il 20/4/2008, 05:12 - modificato 1 volta.
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty la figura di me.... di...

Messaggio Da Marco 18/3/2008, 15:11

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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty .....non è cambiato niente.....

Messaggio Da Ospite 16/3/2008, 19:37

Moro, trent'anni dopo


SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 3 Andrea Santini, 14 marzo 2008, 18:17
SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Moro2 Il Punto




Aldo Moro, presidente della democrazia cristiana, viene sequestrato da un commando delle Br, che uccide spietatamente i cinque uomini della scorta, in via Mario Fani. E' il 16 marzo 1978, la vigilia del voto parlamentare che, per la prima volta, sancisce l'ingresso del partito comunista nella maggioranza di governo. Cinquantacinque giorni dopo, Mario Moretti "eseguirà la sentenza", come dice l'ultimo comunicato brigatista, uccidendo il leader Dc con un colpo di pistola dotata di silenziatore. A trenta anni di distanza, il silenziatore avvitato sulla canna dell'arma assassina mostra che quel messaggio di silenzio, dopo numerose inchieste e processi, è ancora adesso in vigore. Molti fatti si conoscono. Ma non tutti. Non, fino in fondo, le motivazioni. Siamo ancora ad una vigilia importante, quella di un voto in cui entrano in gioco formule che potrebbero cambiare la politica. E proprio in questa vigilia tornano molte domande. Prima fra tutte: chi ha emesso la sentenza che decise la morte di Aldo Moro?
Ci sono, presso la Commissione Stragi, decine e decine di faldoni tuttora coperti dal segreto, affidati nell'agosto del 1998 dall'allora ministro degli interni Giorgio Napoletano all'allora presidente della Commissione Giovanni Pellegrino. Furono raccolti dall'attuale Capo dello Stato quando era ministro sia presso le forze di polizia che prezzo il Sisde, e consegnati al Parlamento. Chi li ha visionati è tenuto al segreto, ma ha rivelato che si tratta di documenti fondamentali per capire. Molti di questi sono coperti dal segreto di Stato, che però non dovrebbe superare i 30 anni, in base alle nuove norme varate durante il governo Prodi. E i 30 anni scadono proprio adesso, a meno che non prevalgano le pressioni di chi ha interesse che questi 30 anni comincino dal momento dell'approvazione della legge. Ma già una cosa, dalle notizie frammentarie uscite, appare interessante: la documentazione copre un periodo che parte dal 2 febbraio del 1978, vale a dire un mese e mezzo prima del sequestro. Un mese e mezzo che potrebbe essere importante, perché proprio in quel periodo scattarono, per Moro, una serie di timori. Aveva ricevuto minacce, anche a livello personale, e aveva chiesto la corta per i figli che ancora andavano a scuola e i vetri blindati alle finestre del suo studio in via Savoia. Il capo della sua scorta, Oreste Lonardi, chiese a sua volta un'auto blindata, ma nessuno la concesse.
Oggi, attraverso le inchieste, ma anche attraverso altre vicende simili, si possono chiarire molte cose che a livello giudiziario sono rimaste fumose. La pervicacia con cui si cerca di evitare il processo per il sequestro dell'imam di Milano Abu Omar, con il coinvolgimento dei servizi segreti americani e italiani, ad esempio, potrebbe far scattare tutta una serie di similitudini anche per il caso Moro. Uno dei meccanismi investigativi con cui gli inquirenti milanesi sono arrivati agli 007 coinvolti passa attraverso il ruolo della Security della Telecom, che aveva passato ai sequestratori "istituzionali" alcuni telefonini riservati. Anche nel sequestro di Aldo Moro la Sip fu coinvolta, ma l'inchiesta non arrivò mai al fondo. Alle 9 e qualche minuto della mattina del 16 marzo tutti i telefoni della zona intorno al palazzo di via Fani subirono un blocco. I tecnici, inviati a verificare, confermarono. Ma l'azienda prima negò e poi parlò di un sovraccarico naturale della centralina. Il fatto è che, mentre avvenivano il massacro della scorta e il sequestro, anche chi riuscì ad assistere non poté avvertire nessuno, consentendo così ai brigatisti di dileguarsi. Si scoprirà, poi, che all'interno della Sip, allora azienda di Stato, operava una struttura parallela, non molto diversa ad quella che ha operato per il sequestro di Abu Omar, composta da uomini dei servizi segreti. E' un caso che l'allora direttore generale della Sip, Michele Principe, apparisse poi nelle liste della P2 di Licio Gelli, accanto ai vertici dei servizi segreti?
La P2 attraversa, sia verticalmente che orizzontalmente, tutto il caso Moro. Al vertice di tutti gli apparati di sicurezza ci sono iscritti alla loggia. L'unico non iscritto era il prefetto Gaetano Napoletano, segretario del Cesis, l'organismo di coordinamento tra i servizi, appoggiato a Palazzo Chigi. E fu proprio l'allora inquilino di Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Giulio Andreotti, che lo defenestrò, sostituendolo. Del resto, la P2 sedeva in pianta stabile al Viminale, sia nel comitato che seguiva a livello ufficiale le vicende del sequestro del leader Dc, sia in un comitato più ristretto e riservato, organizzato dall'allora ministro dell'interno Francesco Cossiga, in cui erano presenti, accanto ad un esperto americano, uomini legati anche alle cosche e alla Banda della Magliana, che poi in più riprese fu chiamata a svolgere un ruolo nel depistare le indagini. Ma, a volte, anche a fornire indicazioni precise che non vennero mai seguite. E non solo la P2. Anche gli uomini della Gladio, in qualche modo, si sarebbero affacciati, senza mai entrare come imputati, nell'inchiesta sulla morte di Moro. In via Fani, al momento del sequestro, c'era un uomo non solo legato alla loggia massonica, ma anche alla Gladio. Era il colonnello Camillo Guglielmi, al quale fu sufficiente affermare che si trovava lì alle 9 del mattino perché invitato a pranzo per uscire dall'indagine. Anche se, successivamente, dinanzi alla commissione stragi, un agente di Guglielmi, Pier Luigi Ravasio, affermerà che il suo capo era stato avvertito "prima" del sequestro. E le uniche foto, scattate da un testimone da uno dei balconi di via Fani, consegnate alla magistratura, hanno avuto la buona grazia di scomparire. Volatilizzate, come se il magistrato che le ha ricevute non le avesse mai avute nelle mani. E un agente della Gladio, spedito prima del sequestro dal colonnello Giovandole a Beirut, per preavvertirlo perché potesse intercedere dopo il sequestro, è stato sempre smentito e trattato da millantatore.
Aveva ragione Aldo Moro, aveva ragione Lonardi, a temere per la sicurezza. Perché nessuno ha seguito il loro allarme? Forse basta andare alla vicenda dell'omicidio Biagi per capire meglio. Per quella mancata sicurezza non concessa a Biagi nessuno ha pagato. Solo un ministro dimesso, ma poi recuperato tra i vertici del suo partito, e solo per espressioni offensive nei confronti di Biagi. Che tuttavia è morto. Anche per la mancata sicurezza di Aldo Moro nessuno ha pagato. Ed Aldo Moro è morto. Ministro dell'interno era, allora, Francesco Cossiga, che poi si è dovuto dimettere da presidente della Repubblica, dopo aver rivelato che era stato lui il fondatore della Gladio, in seguito alle dichiarazioni, anche se parziali, di Giulio Andreotti, l'uomo politico democristiano che prese il posto di Moro nella prima maggioranza di governo allargata ai comunisti. Gli armadi della Repubblica, prima o seconda che sia, sono pieni di scheletri, e molti scheletri sono insanguinati. Forse per questo, nei giorni scorsi, il senatore a vita Cossiga, prendendo a spunto il mancato invito degli uomini della Gladio alla cerimonia per lo scoprimento del busto dell'ammiraglio Fulvio Marini, ex capo del Sismi, ha tenuto ad indicare proprio Aldo Moro e Paolo Emilio Taviani come i firmatari dell'accordo con gli alleati che istituiva la Gladio in Italia. Una dichiarazione che non può essere oggi smentita. Né alla quale Moro e Taviani non possono aggiungere altre quote di verità. E nella stessa lettera Cossiga invia un messaggio a Prodi, per avvertirlo che, come sottosegretario designato da Moro a seguire la Gladio, ha avuto modo di conoscere bene ed apprezzare un paio di gladiatori poi ritrovati "nel governo Prodi" e nell'Unione, in Parlamento. Un avvertimento? Per cosa?
La vicenda del covo di via Gradoli è un'altra zona misteriosa che riporta ai personaggi di questa enorme tragedia che troppi, con i loro depistaggi, le loro menzogne e i loro silenzi, vorrebbero trasformare in farsa. E, in qualche modo, anche Prodi è coinvolto. Fa parte di quel gruppo di amici, come racconterà poi, uniti intorno ad un sensitivo per cercare con lui la prigione di Aldo Moro, che tirò fuori per primo l'indicazione di "Gradoli". Tutto è possibile: dalla presenza del sensitivo alla segnalazione giunta dai servizi segreti tedeschi. Quello che non è possibile credere è che le indagini e le perlustrazioni si siano sviluppate nel paesino di Gradoli, e non in via Gradoli. Che, fu detto alla signora Moro, non era a Roma, in quanto era escluso che sulle mappe esistesse via Gradoli. Che, però, i cosiddetti esperti e piduisti riuniti al Vicinale conoscevano bene. Visto che in quella traversa della via Cassia si trovavano gli uffici di alcune società di copertura del Sisde, il servizio segreto dipendente dal ministro degli interni, vale a dire da Francesco Cossiga.
Sulla gestione del sequestro e sulla morte di Aldo Moro si sono sviluppati segreti e carriere, segreti e morti. E' morto, assassinato dalla mafia, il direttore di OP Mino Pecorelli, che sul caso Moro molto ha scritto e molto, soprattutto, ha rimestato, inviando attraverso i suoi articoli messaggi trasversali. Come quello sulla "duchessa", moglie di Igor Markevich - l'uomo che alcuni hanno considerato il "grande vecchio" - la quale possiede un palazzo all'angolo di via Castani, dove è stata trovata la R4 rossa con il cadavere di Aldo Moro nel portabagagli. E' morto, suicida, Tony Chichiarelli, esponente della Banda della Magliana e autore del messaggio numero 7 delle Br che dirottava le indagini al lago della "duchessa". E' morto, assassinato dalla mafia, dopo essere stato delegittimato e spedito in Sicilia, il generale Carlo Alberto dalla Chiesa che, secondo le rivelazioni di un suo stretto collaboratore alla Commissione stragi, negli ultimi tempi prima di essere ucciso era ossessionato dall'esistenza di una struttura parallela in Italia, diretta dagli Alleati, responsabile di molti delitti. Hanno fatto carriera invece molti uomini che sono cresciuti all'ombra di Dalla Chiesa. Alcuni, che hanno operato a via Montenevoso, da dove sono scomparsi molti documenti legati al sequestro e alla morte di Aldo Moro, li ritroviamo nell'inchiesta sul sequestro di Abu Omar. E, soprattutto, tra i vertici che controllano i servizi segreti.
E' un panorama sfocato e appiccicoso quello che cresce, come una mala pianta, fatta di segreti e di ricatti, all'ombra di questo delitto. E, finché ogni ombra non sarà tolta, è difficile che questo panorama, che è prima di tutto politico, possa sperare in un cambiamento.
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Messaggio Da faustomel 16/3/2008, 19:32


Firenze, la replica del prof della "canna" in classe
CHISSA' COME STANNO LE COSE .... MAH ......
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty Re: SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008

Messaggio Da faustomel 14/3/2008, 23:03

CANNA O NON CANNA ... CHE TEMPI ... CHE TEMPI .......... COME DICEVA PROIETTI .......
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty Re: SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008

Messaggio Da g.r. 14/3/2008, 20:28


PROFESSORE FUMA IN AULA A FIRENZE
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty Imballaggi e rifiuti

Messaggio Da Giovanni 10/3/2008, 06:44





Da Abbadia Cerreto: Giovanni
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Messaggio Da mirko 25/2/2008, 07:13

Milano: la banda del buco

17 ore fa



Oggi 25/02/08 ho ascoltato il programma della falcetti sulla Rai, si commentava l’azione criminale commessa dalla banda del buco, commento ed analisi interessantissime fin quando non ho ascoltato i consigli dati a chi dovesse avere la G di F che chede di: entrare nel suo negozio, azienda appartamento ecc…

Prima di aprire:

· Accertarsi che abbiano un foglio con i nominativi dei militari che debbono compiere l’operazione,

· Vedere, dai documenti dei militari, che i nominativi di coloro che chiedono di entrare siano quelli indicati nel foglio,

· Telefonare al 117 e farsi confermare che nei nostri riguardi c’è in atto un’intervento da parte ….



A questo punto ho cominciato a ridere come un pazzo, immaginando il 117 che a livello nazionale debba:

· Confermare tutti gli interventi, anche quelli riservati “segreti”,

· Dare queste indicazioni (personali) per telefono,



Ha ha ha ancora rido immaginando la G. di F. fuori la porta di una gioielleria, mentre piove, che aspetta di entrare. Il gioielliere, poi, che alla fine della verifica rimpiange di averli fatti aspettare, bagnare e spazientire da aver suscitato e prodotto un’accertamento così “accurato”, ma così tyanto “accurato” tanto da chiedersi se forse non fosse stato meglio che ad entrare fossero stati i ladri, almeno recuerava qualcosa con l’assicurazione…



Ha ha ha, spengo la radio uscendo dalla macchina ridendo come un pazzo, poi le mie risa cessano improvvisamente perché penso che, così facendo, il crimine, sarà sempre avvantaggiato rispetto alle forze di Polizia, e vorrei tanto sbagliarmi.

Per questo oggi sono un po più triste di ieri.



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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty o maglione

Messaggio Da Gerardo 21/2/2008, 08:10

No così, no, no. Ascolta a mme, È meglio a tene' 'a mala spina ca nu malo votante

Me trovo nella munnezza piu totale, eppure nonostante a rabbia a demoralizzazione, t'aggia a dicere che :
o'maglione simmo nùi, e che facimmo ce buttammo assiema a ttue'cose?
No abbisogna luttà, abbisogna cambià pe forza altrimenti che facimmo?
Diventammo munnezza pure noi?

Gerardo
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SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008 Empty Re: SEGNALAZIONI: Cosa non funziona in Italia - 2008

Messaggio Da funeralfog 21/2/2008, 07:13

In senso lato hai ragione tu, non è vero che non ci si può far niente...ma purtroppo non è possibile tener conto della morale perchè non esiste più - o meglio- esiste solo la morale del denaro.
Quando un maglione ha un buco, lo si può rammendare. Quando un maglione ha 20 buchi, devi buttare il maglione....
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